Dopo due anni di pandemia, la stanchezza ha totalmente soppiantato ogni effetto sorpresa che aveva colto alcuni di noi all’inizio del 2020. Da scrittrice, in particolare, avevo trovato che vivere una distopia dall’interno fosse un’opportunità pazzesca e che non dovevo affrontarla in modo superficiale.

Decisi dunque di raccogliere notizie e curiosità sulla pandemia e di sceglierne alcune da trasformare in soggetti per dei racconti. Il lockdown ci teneva chiusi in casa e al primo periodo di riposo forzato seguì un’ondata di claustrofobia che riuscii a combattere con questo progetto: le Storie dalla Zona Rossa.

Quel che uscì in quelle quattro settimane da “un racconto al giorno” lo reputo probabilmente la cosa migliore che abbia mai scritto. Non avevo vincoli editoriali, solo emozioni da trasmettere. Non avevo obiettivi di pubblicazione, solo storie da raccontare. Il progetto mi impegnava le giornate, cominciai a fare delle dirette Facebook e a coinvolgere i lettori – insomma, era un modo per evadere ma anche per esercitare la scrittura. (nella foto di copertina, io durante una delle dirette).

La cosa interessante di questi racconti è che spaziano per età. Alcuni racconti sono marcatamente adulti – le prime e forse ultime storie per over 18 che abbia mai scritto in vita mia – altri invece attingono alla mia esperienza di scrittrice per bambini e ragazzi. Dentro ci sono le news dei quel periodo trasformate in narrazione. E una chicca di cui sono molto orgogliosa, un omaggio a Mrs Dalloway di Virginia Woolf.

Nella sezione omaggi, ho selezionato il racconto forse più buffo, “Andrà tutto bene”, che possono leggere anche i più piccoli. Clicca qui per accedere direttamente:

Piccola curiosità sul libro: il libro ha una versione inglese tradotta da Denise Muir e fu acquistato da un editore coreano che ne fece un’edizione dalla buffa copertina un po’ horror:

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