Non è vero, non esistono mille adattamenti del famoso capolavoro di Charles Dickens che ha cambiato per sempre le nostre abitudini natalizie dall’epoca vittoriana in poi. Pare siano solo 135, e che la più vecchia risalga addirittura al 1901. Ma di tutte queste versioni per lo schermo, non importa quanti effetti speciali in più ogni regista metta in campo ogni anno, non importa di quali grandi attori si avvalga, solo UNA va onorata e rivista ad ogni Natale.

(il frontespizio della prima edizione)

Si tratta di The Muppet Christmas Carol – o in italiano, per misteriose ragioni, Festa in casa Muppet – con Michael Caine nel ruolo di Scrooge. Molti dei suoi compagni di cast, invece (ortaggi cantanti compresi) sono sono presi dalla folle banda dei pupazzi Muppets, ed è una cosa di cui stranamente ci si dimentica durante il film.

Certo, Kermit, Gonzo e gli altri sono sempre lì, in stoffa e imbottitura, ma l’impianto narrativo è così ben costruito e ben in sintonia con lo spirito dell’originale, che l’incanto è umano al 100%. Merito anche del superbo Michael Caine, uno Scrooge perfetto, mai caricaturale come tanti suoi alter ego che hanno scelto il “cattivo” da fumetto per questa interpretazione. Caine è uno Scrooge meravigliosamente credibile in un mondo popolato quasi solo da pupazzi.

Lui stesso ha dichiarato che quello di Scrooge resta il ruolo più gratificante della sua carriera di attore. Non è difficile immaginare perché, visto l’enorme lavoro di scenografia, musica e montaggio di tutto il film. E il gusto con cui Caine dice la storica frase (da ricordare rigorosamente in inglese) – HUMBUG! – non lascia dubbi sul suo trasporto totale. Alla fine ci si chiede solo come abbia fatto a non scoppiare a ridere ogni due secondi con quello splendido delirio che aveva intorno.

Festa in casa Muppets è quindi proprio una festa per chi ama la letteratura, il cinema, i Muppets e Dickens, l’atmosfera inglese, le cose fatte bene che si possono riguardare mille volte perché così piene di dettagli che ne sfugge sempre uno. Delle 135 versioni per il cinema e la TV, di certo è quella che resta nel cuore per sempre.

E chissà che direbbe Dickens se sapesse di essere stato interpretato da Gonzo?

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