Ogni volta che vedo un libro per ragazzine sulla via della pubertà, mi viene da ridere un sacco. Le gioie dello sviluppo, le meraviglie del diventare donna, le emozioni della crescita, la bellezza infinita del ciclo mestruale…. (musica di violini e farfalle che volano).

Io da ragazzina avrei voluto un libro che mi dicesse: “Hai ragione a essere furiosa mentre guardi per la prima volta dalla finestra gli altri che vanno al mare e a te tocca il pannolone come se fossi tornata poppante;

hai ragione a pensare che lo sviluppo per una donna sia una grande fregatura e comunque ti posso dire, siccome sono un libro che non mente, che non hai ancora visto niente.

Vedrai che adesso “restare incinta” ti verrà ribadita come una tragedia e quindi non farai MAI sesso in modo rilassato – finché ovviamente “restare incinta” a un certo punto ti verrà presentata come l’unica cosa che dovresti desiderare.

Sarai confusa, ma non fregherà mediamente a nessuno perché la vita di una donna è così, piena di contraddizioni a cui non troverai soluzioni. Perciò rassegnati. L’unica cosa che devi fare in questo momento è pregare che il ciclo non ti porti quelle disfunzioni che hanno nomi di mostri marini, tipo Dismenorrea e Endometriosi, le Scilla e Cariddi dello stretto della femminilità.

Una donna su tre ci soffre e probabilmente non scamperai, trascorrerai quattro giorni al mese piegata in due e il ginecologo ti dirà che nessuna si è mai lamentata e quindi perché ti vuoi lamentare tu? Passerai la metà delle tue vacanze col ciclo. Quel bellissimo viaggio intercontinentale che sognavi da anni? Su dodici giorni, quattro sarai piegata in due. La tua faccia nelle foto non lascerà dubbi. Avrai importanti riunioni di lavoro “in quei giorni” e vorrai lanciarti da un aereo ma senza paracadute.

Intorno a te vorranno farti credere che tutto questo è molto bello e ti sentirai in colpa perché tu non provi nessuna sensazione piacevole, sei semplicemente incazzata perché l’infanzia è finita e quel che c’è in cambio non lo sai se ti sta bene veramente.

La natura ha progettato le donne in modo che si facciano una media di quarant’anni di ciclo mestruale per un totale massimo, oggi, di un paio di pargoli che vorrai mettere al mondo. 40 meno 2 scarsi = 38 anni che non si capisce perché.

Questa è la realtà. Rassegnati. E cambia religione. Se credi nella reincarnazione, nella prossima vita puoi sperare nel pisello. Pubertà allora sarà un cambio di voce e l’alzabandiera ogni mattina, due peli che non ti verrà chiesto di estirpare, e via così. Hai assolutamente ragione a essere incazzata come una biscia. E se ti butti a mare vestita, per protesta, io sono con te. Tuo Libro che non Mente. Love.”

Venderebbe due copie, forse, ma da ragazzina avrei tanto voluto che esistesse, un libro che capisse quanto il ciclo per per alcune sia semplicemente una condanna.

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