Non esiste più l’immagine dell’autore che avevamo in testa quando da bambini sognavamo che avremmo fatto gli scrittori.

Quell’immagine un po’ mistica di queste persone baciate dal talento, prima nel mondo ad accumulare esperienze e poi sedute alla scrivania a mettere su carta la loro versione di ciò che hanno visto e provato.

Oggi chi pubblica, si guadagna lettori diventando “social”. Oppure, chi è già social pubblica. O chi sceglie un argomento social, pubblica.

Seguire argomenti di moda mi angoscia, perciò quando è giunto il momento di rinnovare la mia immagine, non mi restava che la via dei post, dei followers, dei commenti, degli algoritmi.

Se fai lo scrittore per ragazzi, poi, è lì che trovi i tuoi lettori, tra i bookstagrammer e i video di tik tok (urlo di Munch).

Quindi mi sono messa a studiare, ho tolto dalla naftalina la mia laurea in grafica e comunicazione e ho cominciato a pensare cose tipo “scegli bene i trend per i tuoi reel”, a usare le mie skills, la mia experience e la mia story per creare un emotional branding che mi rappresenti e che soddisfi i needs della mia nicchia…

Ho passato ore a chiedermi perché alcuni mostrino sui social le foto delle copertine dei libri al contrario, come riflesse in uno specchio – non è vietato dall’ONU, dalla convenzione di Ginevra, dalla legge? Non muore l’autore quando qualcuno mostra la copertina del suo libro con il titolo che non si legge??? Poi ho smesso di pormi certe domande, c’è già tanta sofferenza al mondo.

E poi i video.

L’algoritmo ama i video.

E quindi devi fare dei video. Su Facebook è facile, mi piacciono le dirette in cui io blatero e nessuno mi può interrompere. Tipo questa:

https://www.facebook.com/haveueverroad/videos/3085140755076363

Ma su Instagram il tempo massimo è un minuto e le cose si complicano. C’è chi si butta su recensioni e presentazioni, io ho optato per il comico per avere una scusa per comprare oggetti carnevaleschi fuori stagione e dare quindi un senso a tutto questo. Un serie di video sulla vita da scrittore, tipo:

Tutto questo mi farà guadagnare più lettori? Ne dubito.

Servirà a migliorare la mia immagine? Impossibile.

Creerà la mia nicchia? Mah mah mah.

Però confesso che è divertente e mette in gioco la creatività. Devo solo comprare un armadio per gli oggetti di scena che si vanno accumulando ed è fatta!

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